il pezzo da trasportare è enorme: non è tanto una questione di peso (anche se siamo a 70 tonnellate) quanto di misure.
Un enorme anello del diametro superiore ai 6 metri.
Va trasportato via strada dalla provincia di Novara fino a Marghera, per poi essere imbarcato su una nave “idonea” che lo porterà … lontano, lontano.
Ovviamente i preparativi vanno fatti con notevole anticipo (lo studio del percorso stradale, le verifiche dei ponti da passare, i controlli delle altezze dei tunnel da attraversare.)
Però improvvisamente le autorità stradali comunicano che un certo passaggio (tra l’altro l’unico possibile!) viene chiuso per un tempo indeterminato.
E adesso, che facciamo?
In Italia non esistono solo le strade e la ferrovia: abbiamo anche … i fiumi “navigabili”.
Cambiamo tutto l’instradamento stradale e dalla provincia di Novara portiamo quel pezzo enorme a Cremona, al porto di Cremona.
Ma (ahimè) c’è l’acqua bassa.
E allora via verso un altro porto “fluviale”: Mantova.
Lo trasferiamo dal camion ad una chiatta che, seguendo il tragitto fluviale, porterà il materiale a Marghera.
A Marghera verrà imbarcato direttamente dalla chiatta sulla nave, utilizzando le gru di bordo.
Ed il problema, anche questa volta, lo abbiamo risolto.
D’altronde il compito di uno spedizioniere è proprio quello di risolvere i problemi.
E noi ci siamo.
Sempre.
Paolo Federici